Ferrara (25 novembre). Una giornata al Museo Archeologico Nazionale per esplorare i mille volti della violenza sulle donne, dall’antichità ai giorni nostri, e dire no a un fenomeno che sta assumendo proporzioni da autentica emergenza sociale.
Donne nell’antichità. Le radici della civiltà del rispetto
Le rappresentazioni della violenza contro le donne nelle arti visive, dalla ceramica attica al cinema moderno, dagli spot pubblicitari al mondo dell’informazione.
CON L'ADESIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
domenica 25 novembre 2012
Ferrara, Museo Archeologico Nazionale
Via XX Settembre 122
ingresso gratuito
Ultima delle tre giornate dedicate alle “Donne nell’antichità. Le radici della civiltà del rispetto” (Bologna, Pinacoteca Nazionale, venerdì 23 novembre – Parma, Palazzo della Pilotta, sabato 24 novembre – Ferrara, Museo Archeologico Nazionale, domenica 25 novembre), promosse dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
info su www.archeobologna.beniculturali.it
La violenza contro le donne è un fatto antico, complesso e purtroppo molto diffuso. Difficile dire cosa stia succedendo a questa nostra società malata che non considera più l'umanità delle persone e men che meno delle donne. Comunque sia, il mondo dell’archeologia ha deciso di mobilitarsi, offrendo il proprio contributo alla campagna di sensibilizzazione sulla violenza contro le donne, anche raccogliendo l’invito di Clio Napolitano che nella sua lettera a “la Repubblica” sottolineava l’importanza di discutere di questo problema anche tra non specialisti.
Domenica 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara propone, dalle 16 alle 20, una serie di eventi a ingresso gratuito. Per il tema trattato e lo specifico interesse istituzionale, l'iniziativa ha ricevuto l'adesione personale del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
La giornata si apre alle 16: Paola Saluzzi, giornalista di SKYTg24, introduce e modera l’incontro-dibattito “Rappresentare la violenza. La violenza sulle donne nelle arti visive, dalla ceramica greca al cinema moderno, agli spot della politica di informazione”, teso a indagare le diverse modalità di rappresentazione della violenza sulle donne dall’antichità ad oggi e le reazioni psicologiche e culturali che esse suscitano. L’incontro alterna la proiezione di spezzoni di film sul tema a una riflessione-dibattito animata da Alberto Boschi, docente di Cinematografia presso l’Università degli studi di Ferrara, Giovanna Cosenza, docente di Semiotica presso l’Università degli studi di Bologna e Gemma Marotta, docente di Criminologia e Sociologia della devianza presso l’Università degli studi di Roma “la Sapienza.
Segue alle ore 18 lo spettacolo "Tacchetti Rossi....Scena da uno Stupro", scritto e diretto da Laura Masielli: protagonisti sono i ragazzi del Laboratorio Teatrale Permanente "La Stazione dei Piccoli Artisti" di Cerveteri (RM) diretti da Maria Concetta Galluso.
Alle ore 19, inaugurazione della mostra “Sotto i nostri occhi ovvero la non-immagine della violenza contro le donne sui vasi attici da Spina”, curata da Mario Cesarano. L’esposizione, incentrata sulla rappresentazione del fenomeno nel mondo greco/etrusco, resterà allestita per alcuni mesi e sarà ampliata l’8 marzo 2013, in occasione della Festa della Donna, con l’inserimento di opere fotografiche realizzate dagli allievi dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna.
La giornata è chiusa dal concerto dei maestri Pino Jodice al pianoforte e Giuliana Soscia alla fisarmonica che eseguiranno "Antiche Pietre" e "Il Tango da Napoli a Buenos Aires", rilettura in chiave jazzistica di alcune famose composizioni di Roberto De Simone e Astor Piazzolla, integrati da brani inediti firmati dagli stessi Soscia /Jodice.
Tra le finalità principali dell’iniziativa vi è quella di sostenere le attività del Centro Donna Giustizia di Ferrara, che interverrà con propri rappresentanti.
Promossa dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, l’iniziativa “Donne nell’antichità. Le radici della civiltà del rispetto” propone tre giorni di tavole rotonde, dibattiti, visite guidate, mostre, rappresentazioni teatrali e concerti (tutti a ingresso gratuito) nelle tre sedi di Bologna (Pinacoteca Nazionale, venerdì 23 novembre), Parma (Palazzo della Pilotta, sabato 24 novembre) e Ferrara per richiamare l’attenzione su un fenomeno che negli ultimi anni ha assunto in Italia proporzioni da autentica emergenza e per indagarne le radici storiche, culturali e sociali.
D’altronde l’archeologia ha tra le proprie prerogative quella di rendere concreti i contenuti che ci vengono dall’antichità. Da Euripide (V sec.a.C.) alle grandi donne di Roma, il cammino verso il riconoscimento di un ruolo sociale è stato lungo e difficoltoso: e se il traguardo è ancora lontano, le sue radici sono comunque antiche
Tutte le iniziative vogliono contribuire a riflettere su un tema spesso alla ribalta delle cronache ma per molti versi percepito come lontano o, peggio ancora, come privato. Al programma del 23-25 novembre si collegano altre attività, rivolte in particolare al mondo della scuola, per mantenere viva l’attenzione sul tema anche oltre la giornata del 25 novembre.
La giornata di Ferrara è promossa dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna in collaborazione con l’Associazione Culturale "La Stazione dei Piccoli Artisti" di Cerveteri (RM), l'Associazione NoiNo.org e i maestri Pino Jodice e Giuliana Soscia, e con il sostegno di Fondazione del Monte 1473
Organizzazione di Simona Carosi, Mario Cesarano, Laura Forte, Annalisa Pozzi e Claudia Tempesta (archeologi SBAER)
Comunicato stampa a cura di Carla Conti (Odg 83183)
Rapporti con i Media della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna
Via Belle Arti n. 52, 40126 Bologna - tel. 051.223773 - 220675 - 224402 - fax 051.227170
www.archeobologna.beniculturali.it
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