Pubblicato mercoledì 20 ottobre 2004 (524 letture)
Inviato da accademiaperduta
- Parole chiave: teatrale | studio | spettacolo | antiprima | nave | (tutte)
Questo articolo risulta non recente, cerca gli articoli recenti di accademiaperduta cliccando qui.Sabato 23 Ottobre – Ore 21 (fuori abbonamento)
ANTEPRIMA in forma di “studio”
Teatro della Cooperativa
BEBO STORTI..............
La nave fantasma
di Giovanni Maria Bellu e Renato Sarti, con la collaborazione di Bebo Storti
con Bebo Storti e Renato Sarti
regia di Renato Sarti
Abbandonati i panni comici che l’hanno reso celebre sul piccolo schermo, Bebo Storti continua, dopo Mai Morti, il suo percorso nel teatro di impegno e denuncia sociale. La nave fantasma, presentato in “anteprima - studio” al Teatro Goldoni di Bagnacavallo sabato 23 ottobre alle ore 21, vedrà l’attore cimentarsi nella narrazione di un naufragio di immigrati clandestini avvenuta qualche anno fa e, per molto tempo, ignorata dai media.
La pièce e i suoi autori, già oggi, prima ancora di andare in scena, sono al centro di un acceso caso giudiziario. Il Tribunale di Milano ha convocato per il prossimo 28 ottobre (una settimana prima del debutto ufficiale che avverrà il 4 novembre a Milano) attori ed autori per poi deliberare sulla possibilità di rappresentazione dello spettacolo dopo che il capitano libanese Youssef El Hallal, imputato per omicidio volontario plurimo nel processo ancora in corso a Siracusa e attualmente a piede libero in Francia, ha chiesto di bloccare la messa in scena dello spettacolo per non aver mai autorizzato l’utilizzo del proprio nome e della sua immagine. Pronta la risposta della compagnia: “faremo comunque lo spettacolo e attenderemo che le forze dell’ordine vengano a portarci via dal palcoscenico”.
Il 25 dicembre 1996, nel mare tra la Sicilia e Malta, affondò un piccolo battello carico di immigrati provenienti dall’India, dal Pakistan e dallo Sri Lanka. Le vittime furono 283: la più grande tragedia navale avvenuta nel Mediterraneo dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Nonostante le precise testimonianze dei superstiti, i mass media, eccetto rare eccezioni, non se ne occuparono e le autorità si mostrarono subito scettiche, tanto scettiche che la tragedia divenne il naufragio fantasma. Gli stessi pescatori della zona, che recuperarono decine di cadaveri nelle reti a strascico, temendo conseguenze per la loro attività, li ributtarono sistematicamente in mare.
Solo cinque anni dopo, con un reportage reso possibile dalla testimonianza di un pescatore di Portopalo, il quotidiano La Repubblica, attraverso un’inchiesta del giornalista Giovanni Maria Bellu, riuscì ad individuare il relitto in fondo al mare e a filmare i resti dei corpi che, ancora oggi, lo circondano. Nel giugno 2001 le immagini del naufragio fantasma furono trasmesse dalle televisioni di tutto il mondo. Quattro premi Nobel italiani (Dulbecco, Fo, Montalcini e Rubbia) lanciarono un appello in cui chiedevano al governo di cancellare quella vergogna, recuperando i corpi e dare loro sepoltura; la senatrice Tana De Zulueta promosse una interpellanza parlamentare. Eppure, sono passati sette anni, e ancora nulla è stato fatto per recuperare il relitto e i corpi delle vittime, restituire loro dignità e riconsegnare questo episodio alla Storia senza menzogne ed omertà.
Il naufragio fantasma è una sintesi drammatica della vasta problematica connessa al tema dell’immigrazione: la disperazione degli immigrati, il silenzio delle autorità e dei mass media, la ferocia dei trafficanti di esseri umani, la terribile indifferenza e paura della nostra società. Benchè basato su una rigorosa cronaca degli eventi, l’intento registico del testo teatrale è quello di fare ricorso a tutti gli elementi tipici del teatro comico e del cabaret quali l’improvvisazione, il rapporto continuo con gli spettatori e il loro coinvolgimento diretto.
Biglietti: prevendita venerdì 22 e sabato 23 ottobre dalle ore 10 alle ore 14 presso il botteghino del Teatro Goldoni
Prezzi: 16 Euro (platea e palchi); 8 Euro (loggione)
Info: 0545/64330 e www.accademiaperduta.it
Firma: Accademia Perduta - Romagna Teatri - tel 0545 64330
|
|