Terzo appuntamento di Ravenna Festival col “Diabolus in musica”, dedicato al Mefistofele di Arrigo Boito. Riccardo Muti dirige l’orchestra e il coro del Maggio Musicale Fiorentino.
Domenica 3 luglio alle 21, al Palazzo Mauro de André, terzo appuntamento di Ravenna Festival sul tema del “Diabolus in musica” con un concerto interamente dedicato al Mefistofele di Arrigo Boito, di cui saranno eseguiti alcuni brani scelti.
Sul podio, assieme a Riccardo Muti,
all’Orchestra e al Coro del Maggio Musicale Fiorentino (quest’ultimo preparato da Piero Monti), i cantanti Alexia Voulgaridou (Margherita, già apprezzata nella stessa parte del Faust di Gounod), il basso Ildebrando d’Arcangelo (Mefistofele) – ospite ormai consueto di Ravenna Festival – ed il tenore hawaiano Keith Ikaia Purdy (Faust) che sostituisce a pochi giorni dal concerto Francisco Casanova.
Il concerto – che sarà replicato il 4 luglio, nella splendida cornice dell’anfiteatro romano di El Djem in Tunisia, nell’ambito del progetto “Le vie dell’amicizia” – si avvale del prezioso contributo di due storici sostenitori, legati al Festival fin dalla sua nascita: La Cassa e la Fondazione della Cassa di Risparmio di Ravenna
Son lo Spirito che nega / Sempre, tutto; l'astro, il fior. / Il mio ghigno e la mia bega / Turban gli ozi al Crëator; dopo il Faust di Gounod che ha aperto la sedicesima edizione di Ravenna Festival, il diabolico personaggio goethiano riappare di nuovo, questa volta, però, nella veste musicale che volle dargli Arrigo Boito, con il suo Mefistofele. E il vero protagonista, come del resto il sopratitolo indica, non è più l'uomo vittima della fatale tentazione, ma lui, il male assoluto, il diavolo.
Opera più nota del letterato, compositore e librettista Arrigo Boito, celebre anche per aver fornito a Giuseppe Verdi i libretti di Otello e Falstaff, Mefistofele va in scena per la prima volta alla Scala di Milano nel 1868, in una versione dalle proporzioni smisurate (per evitare la defezione del pubblico l’impresa della Scala fa eseguire l’opera “a puntate”, in due serate successive); solo nel 1875, per il Comunale di Bologna, Boito ne dà la versione più breve comunemente ascoltata oggi.
Anche il Mefistofele di Boito narra la storia del dottor Faust, che ritrova la giovinezza stringendo un patto col demone Mefistofele e insidia la virtù della bella Margherita; l’autore, però legge la vicenda dal punto di vista del personaggio demoniaco, che attraverso la tentazione di Faust e Margherita ingaggia una propria personale lotta con l’Eterno.
Gli ultimi biglietti sono disponibili in prevendita presso la biglietteria di Ravenna Festival – Teatro Alighieri, via Mariani 2, telefono 0544 249244 – e direttamente al Palazzo Mauro De André dalle ore 20.