Eventi: Sabato 18 giugno inaugura Ravenna Festival 2005
Pubblicato sabato 18 giugno 2005 (651 letture)
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TROVANDO “FAUST” NEL DESERTO
Sabato 18 giugno alle 20,30 (repliche lunedì 20 e mercoledì 22) il Teatro Alighieri apre il sipario sulla sedicesima edizione di Ravenna Festival, dedicata al viaggio tra simbolismo e utopia “Il deserto cresce...”, con un nuovo allestimento del Faust di Charles Gounod, diretto da Patrick Fournillier per la regia di Micha van Hoecke.
Il palcoscenico del Teatro Alighieri, con le scene di Leonardo Scarpa, diverrà esso stesso deserto, rarefatta distesa di sabbia che si allarga e cresce, come dalle leggere pareti intrecciate filtra e cresce la tentazione, sempre più forte fino all’irrompere del diavolo, su un tappeto mosso dal vento.
Alla novità della lettura scenica si unisce quella dell’interpretazione musicale affidata all’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”, per la prima volta impegnata in una produzione operistica, mentre le impegnative pagine corali saranno interpretate dal Coro Lirico “A. Galli” Città di Rimini, preparato dal maestro Roberto Parmeggiani.
Giovani anche gli interpreti: Giacomo Patti nelle vesti del Dottor Faust, Petri Lindroos in quelle di Mefistofele, Mario Cassi nei panni di Valentino e Gabriele Spina in quellle di Wagner. Le parti femminili saranno così distribuite: Margherita sarà interpretata da Alexia Voulgaridou, Katarina Nikolic darà voce a Marta, mentre nel ruolo ‘en travestie’ di Siebel ci sarà Paola Giardina.
I costumi sono affidati alla creatività di Marella Ferrera, già apprezzata nella trascorse edizioni con Macbeth e Il Paradosso svelato; ancora un giovane artista per le luci, firmate da Fabio Rossi.
Il nuovo allestimento di Faust è reso possibile grazie prezioso contributo dell’Autorità Portuale di Ravenna.
Con l’opera che apre il cartellone, il Ravenna Festival entra da subito in uno dei nodi tematici che caratterizzano questa edizione: il demoniaco è infatti visitato attraverso il Faust di Charles Gounod.
Un titolo che dopo aver conosciuto una straordinaria popolarità nei teatri italiani è stato negli ultimi decenni ingiustamente messo da parte e che il Festival spoglia per la prima volta del tradizionale sfarzo oleografico mettendo in luce l’attualità di un soggetto che attraversando i secoli, dal negromante cinquecentesco al protagonista del romanzo di Goethe eppoi di quello di Thomas Mann, racchiude simbolicamente l’essenza della moderna condizione umana nell’ansia del suo superamento.
Il Faust, su libretto di Jules Barbier e Michel Carré, rappresentato per la prima volta il 19 marzo 1859 al Théâtre Lyrique di Parigi – sotto l’egida di quel geniale impresario che fu Léon Carvalho – abbandonò ben presto l’originaria forma di opéra comique, ovvero l’alternanza di parti cantate e recitate, per entrare nel repertorio dei teatri di tutto il mondo nella versione interamente cantata che tutti conosciamo. E se per tutto l’Ottocento molti furono i compositori intenti a trasposizioni musicali dello scritto di Goethe (tra gli altri Spohr, Berlioz, Liszt, Schumann, Boito), l’opera di Gounod, capace di innestare sulle convenzioni operistiche una sostanziale novità di linguaggio, più di ogni altra riesce ad imporsi al gusto del pubblico.
L’interpretazione registica del Faust è affidata a Micha van Hoecke che stravolge la più consueta ambientazione proiettando l’azione in quel deserto che è tema e meta, di questa edizione del Festival: “era inevitabile – spiega il regista – incontrare Faust in quel deserto che è la sua stessa anima, incapace di trovare risposte alla disperazione, schiacciata dal desiderio e dalla tentazione dell’impossibile (non oro, né gloria, né potere… je veux un trésor, qui les contient tous! Je veux la jeunesse!).
È nel deserto che l’illusione di vincere l’umano limite prende corpo nella seduzione del maligno, fino al peccato più grande, il peccato d’orgoglio”.
La prevendita è in corso presso la Biglietteria di Ravenna Festival, telefono 0544 249244, che da oggi osserva il nuovo orario estivo: tutti i giorni feriali dalle10 alle 13 e dalle 16 alle 18, festivi dallle 10 allle 13.
I prossimi appuntamenti di Ravenna Festival:
Domenica 19 giugno - Palazzo Mauro de Andrè, ore 21 Royal Stockholm Philharmonic direttore Jukka-Pekka Saraste violino Leonidas Kavakos Debussy, Sibelius, Nielsen
Martedì 21 giugno - Planetario - Giardini della Loggetta, dalle ore 20 La notte del Solstizio Percorso in 3 episodi all’interno del Planetario e nei giardini, sotto le stelle. Per i 20 anni del Planetario.
Giovedì 23, Venerdì 24, Sabato 25 giugno - Teatro Rasi, ore 20.30 Teatro delle Albe La Mano De profundis rock testo di Luca Doninelli musica e regia del suono di Luigi Ceccarelli drammaturgia e regia di Marco Martinelli in scena Ermanna Montanari, Roberto Magnani
Giovedì 23, Venerdì 24, Sabato 25 giugno - Luogo da definire, ore 20.30 e 22.30 Fanny & Alexander Ada, cronaca familiare Vaniada Concerto per pianoforte, voce femminile, voce maschile regia di Luigi de Angelis drammaturgia di Chiara Lagani interpreti Marco Cavalcoli, Chiara Lagani musiche di Morton Feldman
Venerdì 24 giugno - Teatro Alighieri, ore 21 Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” Toradze Piano Studio direttore Karen Durgaryan Prokof’ev
Firma: Uff Stampa Ravenna Festival
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