Eventi: Teatro REON Programmazione 2005
Pubblicato martedì 09 novembre 2004 (572 letture)
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Direzione artistica Teatro Reon
Stagione Adulti 2005 - FEBBRAIO /GIUGNO
YOUNG IN WAR YOUNG IN LOVE
cronache dal naufragio dei conflitti
La drammaturgia contemporanea non può che inciampare nella vita, tentare la metamorfosi che specchi il teatro del mondo nell’arte del teatro. Il paesaggio attuale è affollato di conflitti e di vuoto, dal desiderio di commedia e dal bisogno d’amore. Nel clamore dei grandi eventi mondiali il teatro resta un luogo dove ogni atto medita poesia, cerca incontri e possibili ricominciamenti
4 febbraio 2005
Scarlattine Teatro presenta
Oltre il Muro
di e con Agnese Bocchi, Giulietta DeBernardi, Luca Cusani, Anna Fascendini, Michele Losi, Roberta Vigna
fotografie di Livio Senigalliesi
“Oltre il Muro” performance teatrale itinerante sulla guerra e sulla resistenza umana alla guerra. E’ un evento composito in cui confluiscono i linguaggi dell’arte e del reportage fotogiarnalistico. Le vicende che raccontano sono quelle dei nuovi muri edificati dopo la caduta del muro di Berlino.
Nell’estate 2004 è stato l’evento teatrale presentato dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni in occasione dell’inaugurazione del ponte di Mostar ricostruito.
Oltre il muro ha ottenuto la Menzione speciale della giuria al Bassano Opera Festival: “ un teatro di forte impatto emozionale attraverso immagini, suoni, gesti e parole di guerra…, per mostrare lo scandalo di una violenza che si abbatte sulla quotidianità di un popolo,…”
11 febbraio 2005
Teatro Alkestis presenta
Waiting for…
(densing end miùsicol)
di Claudio Morganti
regia Claudio Morganti
con Claudio Morganti, Sergio Piano, Sabrina Mascia, Rita Frongia
Un lavoro sul senso del potere e delle parole che è proseguito nel 2003 con altri due Pinter, gli sketch Guai in fabbrica e Tutto qui, riuniti sotto il titolo di End e con l’Atto senza parole n. 2 di Samuel Beckett e con L’amara sorte del servo Gigi. quattro matti fanno i matti, ovvero recitano la propria squinternata per approdare ad una qualche sanità. Ma è un po’ tocco il medico che li ha in cura, è lui stesso un matto che però recita la parte del conduttore di coscienze, cioè di incoscienze. Siamo in una prigione, o in un ospedale psichiatrico, o in una sede di partito: è una nota ironica di Morganti, ma poiché la faccenda si concluderà con un rivoluzionario inno alla gioia e alla libertà
18 febbraio 2005
progetto ÀïshA presenta
Arrabat
Di e con Amal Oursana e Samir Oursana
“...il gruppo modenese Progetto Aïsha. Amal Oursama e Samir Oursama, sorella e fratello, sono immigrati di seconda generazione: perfettamente italiani, mantengono però vivo il contatto con il proprio paese d'origine, il Marocco. Con Arrabat, i due creano uno spettacolo vivacissimo, strampalato, energico: una freschezza e una felicità narrativa rara fanno del lavoro un piccolo gioiello. Arrabat è uno spaccato di vita, un sussegursi di quadri e situazioni quotidiane che sconfinano nell'astrattismo simbolico ad ogni istante. È un gioco infantile ma disincantato, dolceamaro sfogo di chi parla di lavoro e panettoni, viaggi e ricordi, sigarette e sogni. Ben interpretato dai due giovanissimi protagonisti, Arrabat affronta con poetico candore il tema scottante dell'immigrazione, del razzismo strisciante ed emergente, dell'incontro con l'Altro.”
4 marzo 2005
Compagnia teatrale Kripton
In collaborazione con Fondazione Teatro Metastasio – Stabile della Toscana e Istituzione Servizi Culturali del Comune di Scandicci presenta
L’ultimo nastro di Krapp
di Samuel Beckett
regia, scene e luci di Giancarlo Cauteruccio
Costumi di Alessandra Vadalà
suoni live di Andreas Fröba
Il personaggio di Krapp, interpretato da Giancarlo Cauteruccio, prende vita tra una succulenta pietanza cucinata sul palco e le bobine, i nastri, registrati ad ogni compleanno. Il vecchio Krapp li riascolta ed arriva ad una resa dei conti di una vita di cui dichiara il fallimento.
E’ autoironico, dialoga con la sua voce magnetica, si sviluppa il conflitto che fu principale nel ‘900: quello tra uomo e macchina. Il conflitto diventa anche fisico e l’anoressia sentimentale ed esistenziale sono i vuoti da colmare col cibo.
11 marzo 2005
Teatro Popolare d’Arte - Associazione Culturale Mascara presentano
Woyzeck
di Georg Büchner nella traduzione di Claudio Magris
Adattamento Gianfranco Pedullà,
Regia Gianfranco Pedullà, Nicola Rignanese
Con Nicola Rignanese, Giusi Merli, Rosanna Gentili, Riccardo Valeriani,Tito Anisuzzaman,
Milinda Koswatta, Marco Magistrali
Musiche Marco Magistrali
Scene Filippo Marranci
Costumi Milly San Martin Henriquez Donatella Volpi, Rosanna Gentili
Luci Gianfranco Pedullà
Woyzeck, è il subalterno agito da tutti, vittima della società che lo circonda piena di soprusi, moralismi, falsità e doppiezze. Il tema viene affrontato da Pedullà senza la pesantezza di una lettura eccessivamente espressionista. Il suo dramma vive in una situazione di festa, dentro una “balera” popolare, in una zona di frontiera. Ci troviamo in una situazione sospesa, tra il ballo sfrenato e il gioco anche violento, si ascolta l’equilibrio fra umanità e disumanità che regola i rapporti umani. Nicola Rignanese caratterizza il personaggio, lo veste con folle clownerie, danzando tanghi e mazurche lo disegna con una nuova propria vitalistica interpretazione.
18 e 19 marzo 2005
Teatro Metastasio Stabile della Toscana presenta
la compagnia Bou-Saana
(Casamance - Senegal)
in
Allah n’est pas obligé
dall’omonimo romanzo di Ahmadou Kourouma
(Premio Goncourt des lycéens 2000, premio Renaudot 2000)
adattamento e regia Patrick Schmitt
con François Coly, Khadidiatou Ba, Famara Sagna, Djibril Goudiaby, Boubou Ahmet Diakhaté
coreografie Opa Da Costa
registrazione musiche, tecnico suono e luci José Diatta
spettacolo in lingua francese
Adattamento teatrale dal romanzo di di Ahmadou Kourouma, uno dei più importanti autori africani scomparso nel 2003, lo spettacolo è realizzato con un gruppo di giovani attori di Zuiguinchor in Casamance, nel sud del Senegal, con la regia del francese Patrick Schmitt, che ha lavorato a lungo con questo gruppo di giovani talenti. Con un affascinante stile narrativo che sfrutta al meglio le capacità narrative dei giovani interpreti e la struttura del teatro tradizionale africano, lo spettacolo denuncia con intelligenza, leggerezza e ironia la realtà dei bambini-soldato.
15 e 16 aprile 2005
compagnia Utafika Théâtre
(Repubblica Democratica del Congo)
in collaborazione con la Compagnie Issima
(Pointe Noire – Congo Brazzaville)
presentano
Un Soupir
dal romanzo Au delà du voile di Slimane Benaïssa
adattamento Nono Bakwa
regia Astrid Mamina
con Astrid Mamina, Germaine Ololo
spettacolo in lingua francese
In origine il romanzo dell’autore algerino è concentrato sulla realtà delle donne musulmane, ma le autrici del progetto hanno voluto un lavoro che riguardasse tutte le donne e, ancor più, gli oppressi in genere: il velo è stato interpretato come il velo imposto dai forti sulle vite dei deboli. Le due sorelle protagoniste della piece rappresentano la contraddizione fra una giovane donna che rivendica il diritto di scegliere il proprio sposo e la libertà di espressione e la donna garante delle regole della società tradizionale. Una contraddizione che lo spettacolo rappresenta nella sua complessità, come momento di riflessione che non indica facili scorciatoie e risoluzioni.
4 e 5 giugno 2005
Centre culturel Algerien - Centre Culturel d’Egipt
Teatro Reon Prima Nazionale
Io…Donna…Immigrata
di Valentina Mmaka
IO… DONNA… IMMIGRATA… Volere Dire Scrivere è un testo che racconta la condizione umana di tre donne immigrate da tre differenti paesi in via di sviluppo, che compongono una coralità femminile nella loro diversità, l’universo di uno sradicamento dove vivono i conflitti con i luoghi di origine e il paese d’approdo; racconta le risposte interiori e sociali che si danno allo spaesamento, all’essere differenti, racconta le strategie di sopravvivenza mentale.
Racconta di un’identità contemporanea, che deve mentalmente ambientarsi continuamente alle rapide evoluzioni del mondo, che forza le interiorità a tempi di percezione e di conoscenza che rischiano di far perdere il contatto con la propria natura e la propria storia.
PETALI MULTICOLORI - Giugno 2005
E’ il nuovo progetto teatrale che da quest’anno trasformerà per alcuni giorni il
Condominio di Via Garibaldi 2 in un luogo di festa interculturale.
Si tratta di un progetto realizzato in collaborazioni con organizzazioni internazionali e centri culturali che prevede eventi e meeting nel luogo più multietnico dell’area metropolitana bolognese.
Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.00
Biglietto intero 9 ridotto coop 7 ridotto ring 6 euro.
Per informazioni e prenotazioni tel. 051 615 56 57
Teatro Reon è socio dei Teatri del Ring www.teatridelring.it
Firma: Press Teatri del Ring Bologna -
Info: 051/6155657
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