Turismo, il futuro è «eco»
Data: domenica 26 giugno 2005
Argomento: Italia News


L'ecoturismo viene stimato con una quota pari al 2% del mercato turistico globale, con potenziali di crescita annua del 20%. Il forte interesse per questa tipologia di turismo è dato proprio da quest'ultimo dato, il più alto tra i vari segmenti che, di media, registrano un potenziale di crescita variabile fino al 4,6%


Il fenomeno, imprenditoriale, culturale e sociale che ruota attorno al turismo natura e in particolare all'ecoturismo è stato rappresentato a Teramo nel corso del convegno europeo «Ecoturismo: valore per il territorio opportunità per l'impresa», promosso dalla Provincia di Teramo e da Sviluppo Italia-Abruzzo.
Sono state confrontate esperienze provinciali, nazionali ed internazionali, supportate dall'analisi dei dati emersi dal «Rapporto sul mercato dell'Ecoturismo in Italia» realizzato da Ecobilancio Italia per conto World Tourism Organization e presentato questa mattina da Emanuela Manca dell'associazione Ecoturismo Italia.

Secondo i dati emersi dal «Rapporto sul Mercato dell'Ecoturismo» realizzato da Ecobilancio Italia per l'Organizzazione Mondiale del Turismo, l'ecoturismo viene stimato con una quota pari al 2% del mercato turistico globale, con potenziali di crescita annua del 20%. Il forte interesse per questa tipologia di turismo è dato proprio da quest'ultimo dato, il più alto tra i vari segmenti, che, di media, registrano un potenziale di crescita variabile fino al 4,6%.
Un aspetto essenziale dell'ecoturismo è quello delle attività che si aggiungono ai servizi ricettivi di base come l'educazione ambientale, la scoperta dei valori e delle tradizioni ma soprattutto il coinvolgimento delle popolazioni locali affinché, attraverso il turismo, possa essere stimolata la crescita di una nuova imprenditoria.

«L'ecoturismo, il turismo che mette in relazione natura e popolazioni, è l'unica vera carta economica delle aree interne e montane – ha dichiarato Alessio Satta direttore scientifico di Ecoturismo Italia – l'Abruzzo, con i suoi quattro Parchi e le sue numerose riserve, non può non guardare con attenzione ad una richiesta sempre più forte del mercato. Anche perché l'ecoturismo non consuma il territorio ma lo rende migliore».
Tra le destinazioni italiane, secondo il rapporto di Ecobilancio Italia, le mete che caratterizzano la vacanza ecoturistica sono proprio le aree naturali protette e i contesti caratterizzati da un ricco patrimonio ambientale. In testa, infatti, troviamo i Parchi, al secondo posto a pari merito Campania, Sicilia e Toscana, al terzo posto Trentino Alto Adige e Friuli al quarto Lazio e Sardegna.
Relativamente alle destinazioni internazionali, l'America Latina è la meta preferita dagli italiani, in particolare Brasile, Ecuador, Perù, Messico e Cile sono le destinazioni maggiormente offerte dagli operatori specializzati in ecoturismo. Di seguito troviamo l'Africa con la Tanzania, il Kenia ed il Congo.

L'assessore provinciale al turismo, Orazio Di Marcello, ha sottolineato la qualità, del territorio come dei servizi, che l'ente vuole imprimere alle politiche turistiche, valore che si incarna nel progetto pilota che si sta realizzando a Cortino, sui Monti della Laga, grazie al programma europeo «Ecotourism, places and traditions» al quale partecipano la Svezia, la Spagna, il Portogallo, la Grecia, la Germania, la Lituania, Cipro e la Croazia. «In ognuno di questi Paesi – ha detto l'assessore – grazie a questo progetto, si stanno recuperando valori e tradizioni da mettere a disposizione dell'offerta turistica».
E sarà a Teramo, il 29 e il 30 ottobre, che si organizzerà l'evento conclusivo del progetto europeo, con la partecipazione di tutti i partner e la presentazione dei risultati ottenuti.
«Questo progetto – ha affermato il presidente del Parco Gran Sasso-Laga, Walter Mazzitti – lancia il nostro territorio in una dimensione europea e presenta, quindi, un doppio vantaggio: da una parte il
confronto fra le nostre politiche quelle di altri paesi, dall'altra la promozione diretta e immediata della nostra provincia nei Paesi partner».

Di promozione e di marketing turistico si è occupato Bernardo Cardinale, docente di pianificazione all'Università di Teramo, corso di Scienze del Turismo, che ha lanciato una proposta: «Abbiamo la facoltà di Scienze della Comunicazione, abbiamo il corso di Scienze del Turismo. Creiamo una agenzia locale che si occupi di marketing turistico, raccogliendo le esperienze dal basso, ascoltando il territorio e poi elaborando progetti e strategie che mettano insieme, marketing, promozione e comunicazione».

Nel corso della tavola rotonda tenutasi nel pomeriggio, si è sottolineata l'importanza della valorizzazione delle nuove leve del marketing territoriale e della programmazione dal basso in termini di promozione e commercializzazione. I tour operator hanno portato testimonianza delle possibilità, dei limiti e delle potenzialità dell'integrazione culturale, delle difficoltà che si incontrano nel trovare, definire e valorizzare l'identità di prodotto, i rischi di perdita dell'aggancio etico e della motivazioni originarie.
Antonio Nicoletti coordinatore nazionale Aree Protette Legambiente, ha proposto la riflessione sul ruolo dei parchi come soggetto attivo non denaturato dalla pressione antropica, anche grazie alla cresciuta qualità dell'offerta, al coraggio dell'ambientalismo e all'unicità della rappresentanza territoriale.
Il 7 maggio rappresentanti dei partner dell'iniziativa e della stampa hanno avuto la possibilità di percorrere il «Sentiero dei frutti del bosco» di Cortino, partecipando poi ad una rievocazione storica del brigantaggio a Padula e godendo della calorosa ospitalità degli operatori turistici locali.

(13 Maggio 2005)





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