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TANTA AMERICA E UNA SPRUZZATINA DI BLUES MADE IN ITALY
Data: venerd́ 14 luglio 2006 Argomento: Cultura
venerd́ 21 luglio - Modigliana, Piazza della Legna 21.30
KELLIE RUKER + special guest
ingresso gratuito
Kellie Ruker, armonicista e cantante, è uno delle sidewomen più conosciute e apprezzate della scena blues californiana. Forte di collaborazioni con i gruppi più importanti della costa ovest (Mighty Flyers, Hollywood Fats, Little Charlie), la Ruker è una vera artista on the road, che da oltre vent'anni coniuga il suo verbo blues senza compromessi. nel suo repertorio convivono i grandi classici del genere con brani propri, composti con gusto e senza perdere il senso di una lunga tradizione. Se la sua armonica è saldamente piantata nella stessa terra dei Sonny Boy Williamson e dei Little Walter, la voce si lascia tentare da un più vigoroso approccio sudista, che ricorda tanto Bonnie Raitt quanto Lou Ann Barton. Un primo tour ufficiale per presentare al pubblico italiano una nuova, grande interprete della tradizione delle dodici battute. Kellie Ruker – voce, armonica Danny Montgomery - batteria Massimo Sbaragli – basso, contrabbasso Steve Mariano – chitarre
sabato 22 luglio - Rocca San Casciano, Piazza Garibaldi 21.30 EUGENIO FINARDI ANIMA BLUES in collaborazione con Associazione River ingresso 10 euro
Una delle più belle sorprese degli ultimi anni. “Sono stato più ricco, sono stato più famoso, sono stato più giovane e più bello di così, eppure non sono mai stato felice come adesso” dice Eugenio Finardi, e viene da credergli. Come un vecchio corsaro che dopo mille scontri e battaglie ha trovato un’isola deserta presso cui ripararsi dalla tempesta, Finardi ha riscoperto la sua Anima Blues. Anima Blues, il nuovo progetto blues che Finardi ha creato, insieme al giovanissimo chitarrista romano Massimo Martellotta e a due vecchie volpi come Pippo Guarnera e Vince Vallicelli, vuol essere un personalissimo percorso nella storia ma soprattutto nei territori meno esplorati del genere. Originalissimo già nell’inusuale formazione: Hammond, due chitarre e batteria, curatissimo nelle timbriche calde degli strumenti vintage, Anima Blues ha al suo centro la straordinaria voce ma soprattutto l’intensità di sentimento di un Finardi trasfigurato. Eugenio Finardi – voce, chitarra, armonica Vince Vallicelli - batteria Pippo Guarnera – hammond C3 Massimo Martellotta – chitarre
mercoledì 26 luglio - Forlì, Diagonal 21.45 STEFFEN BASHO ingresso gratuito
Steffen Basho Junghans è un virtuoso della chitarra acustica e del fingerpicking. E’ tra i più accreditati discepoli europei di quella Takoma school che ha avuto come grandi maestri i compianti John Fahey e Robbie Basho, senza per questo dimenticare Peter Lang o Leo Kottke. Steffen Junghans, che oggi vive tra Berlino e la Turingia, si è aggiunto il nome Basho proprio in omaggio a Robbie Basho, oltre che al poeta Matsuo Basho. E con un fervore tale per cui una buona parte del suo web site è un bell’archivio curato con rara devozione, su quello che per Steffen è padre e fratello insieme. Nei suoi dischi e nelle sue esibizioni live si ritrova lo stile fluido e "raga" di Robbie Basho, ma anche derive più estreme e sperimentali dove si giocano tutte le possibilità dello strumento, dallo "strumming" allo "sliding". Una musica in continuo movimento.
giovedì 27 luglio - Modigliana, Piazza della Legna 21.15 COREY HARRIS ingresso gratuito
Se il blues vive ancora, e ancora ha cose da dire, il merito è tutto di personaggi come Corey Harris. Un grande, enorme bluesmen dell’epoca moderna scoperto dal grande pubblico dopo anni di carriera solo grazie alla pellicola “Mississippi to Mali” di Martin Scorsese. Film dove Harris è il protagonista di un viaggio alla ricerca del Blues, dalle radici africane al Delta. Un viaggio condotto insieme al grande Ali Farka Tourè, purtroppo scomparso pochi mesi fa, cui questa serata è dedicata. Il concerto di Corey Harris è un emozionante racconto sospeso tra due mondi diversi, tra la terra rossa del Mali e le acque fangose del delta del Mississippi, tra diverse tradizioni vicine alla stessa radice. Come diceva Ali Farka: “...quello che voi chiamate blues, per me è sonhai, tangahana, tradizioni musicali del mio paese, se John Lee Hooker è i rami e le foglie, io sono le radici e il tronco. Il Blues è la musica che l’America ha fatto propria senza riconoscere il suo debito verso l’Africa”.
Per informazioni: 320 037 4633 www.stradeblu.org
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