4 intense domeniche per vivere la grande kermesse nella quale ammirare i coloratissimi carri allegorici in cartapesta.
Del Carnevale di Cento si hanno notizie già dal 1600 grazie ad alcuni affreschi del famoso pittore centese Gian Francesco Barbieri detto il Guercino.
La festa ha mantenuto i connotati della manifestazione tipicamente locale sino alla fine degli anni ‘80 quando è divenuta un appuntamento di livello internazionale.
I famosi carri allegorici in cartapesta, alti fino a 20 metri, vengono realizzati durante l'anno dalle sei associazioni carnevalesche di Cento che sfilano con più di 500 figuranti ciascuna in costumi variopinti tra le vie e i portici seicenteschi della città coinvolgendo il pubblico in un'atmosfera allegra e festosa.
Famosi testimonial, attrazioni internazionali, divertimenti, lancio di regali e gadget, spettacoli e sorprese completano la festa del Carnevale centese.
Cento (Ferrara), piccola capitale dell'arte, della cucina,dell'economia, è il luogo dove le tradizioni ferrarese, bolognese e modenese si fondono armonicamente.
Il toponimo è da attribuire al metodo di ripartizione fondiaria proprio dell'epoca romana. Le origini del comune sono remote anche se non documentate.
Città di dominio del Vescovo di Bologna dal XII sec., venne strappata alla chiesa bolognese e ceduta agli Estensi da papa Alessandro VI Borgia nel corso delle trattative per il matrimonio fra sua figlia Lucrezia e Alfonso d’Este.
Nel Seicento e nel Settecento visse anni di grande splendore grazie al rinnovamento architettonico e urbanistico, oltre che alla fiorente vita culturale e artistica, dove operò il grande pittore Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino.
Testimonianza della libertà dei centesi è l’Istituto della Partecipanza, sistema di suddivisione della terra, nato nel Medioevo ed esistente ancora oggi.
Antica tradizione di Cento è il Carnevale, divenuto oggi un appuntamento internazionale.