Sabato 18 maggio 2013, Notte dei Musei
Apertura straordinaria del Museo Archeologico Nazionale di Parma dalle 20 alle 24 con ingresso gratuito, visite guidate condotte dall'archeologa Daniela Locatelli alle ore 21 e 22.30, e
viaggio nel passato con Paola Mazzieri (ore 22)
Una notte al Museo Archeologico Nazionale di Parma
Museo Archeologico Nazionale di Parma
Palazzo della Pilotta
info 0521 233718
www.archeobologna.beniculturali.it
Dopo la normale apertura a pagamento dalle 12.30 alle 19.30, il Museo Archeologico Nazionale di Parma riapre gratuitamente dalle 20 a mezzanotte con tante iniziative
Alle ore 21 e alle 22.30 percorsi guidati alla mostra “Storie della prima Parma. Etruschi, Galli, Romani: le origini della città alla luce delle nuove scoperte archeologiche" accompagnati dall'archeologa e curatrice dell'esposizione Daniela Locatelli (prenotazione obbligatoria, telefonando ai nn. 0521-233718 o 282787, massimo 25 persone per gruppo)
Inoltre, alle ore 22, Paola Mazzieri, di Artificio Soc.Coop., conduce il pubblico in un viaggio nel passato dal titolo “Storie notturne: Culto degli antenati e riti agrari nella preistoria di Parma” (prenotazione obbligatoria, telefonando ai nn. 0521-233718 o 282787, massimo 30 persone)
Il Museo Archeologico Nazionale ha sede nello storico Palazzo della Pilotta, realizzato tra il ‘500 e il ‘700 dai Farnese. Fu istituito nel 1760 da Filippo di Borbone per accogliere i reperti provenienti dagli scavi della città romana di Veleia (PC) -in particolare la “tabula alimentaria” scoperta nel 1747- che si uniscono alle precedenti collezioni raccolte dalle famiglie Gonzaga e Farnese.
Al Museo sono esposte sculture di età romana, ceramiche greche, italiche ed etrusche, urnette, specchi e bronzetti etruschi, la collezione egizia, il medagliere con monete e medaglie, e la collezione dalla città romana di Veleia (PC), tra cui le 12 statue in marmo della famiglia dell’imperatore Augusto, due notevoli ritratti bronzei e la celebre tabula alimentaria.
Le sezioni dedicate all'Archeologia del Parmense coprono un arco temporale che va dalla preistoria all’alto medioevo. Nella sezione preistoria e protostoria della provincia di Parma sono esposti materiali paleolitici, mesolitici, neolitici, dell’età del Rame e del Bronzo tra cui una sepoltura neolitica con corredo funerario e reperti in bronzo, corno di cervo, ambra e legno, provenienti dalla terramara di Castione Marchesi. Altre sezioni sono dedicate ai materiali di età romana rinvenuti a Parma -statue, frammenti architettonici, mosaici, oggetti di bronzo, epigrafi funerarie, un tesoro di gioielli e di monete del III sec.d.C.- e ad alcuni gioielli provenienti da tombe longobarde.
Dal 2009, grazie a un accordo con Fondazione Cariparma, il Museo Archeologico Nazionale di Parma espone una delle più prestigiose collezioni di scarabei sigillo attualmente esistenti, la Collezione Magnarini, 429 esemplari, di cui 80 reali, datati dal 2100 al 525 a.C.
Fino al 2 giugno prossimo è possibile visitare la mostra "Storie della prima Parma. Etruschi, Galli, Romani: le origini della città alla luce delle nuove scoperte archeologiche", dedicata al processo di formazione della città e curata da Daniela Locatelli (Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna), Luigi Malnati (Direttore Generale per le Antichità) e Daniele F. Maras (Sapienza Università di Roma)
Comunicato a cura di Carla Conti
Rapporti con i Media della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna